lunedì 15 maggio 2017

fai un SaLTO, fanne un altro


In programma una capatina al Salone del Libro di Torino. Nella giornata di sabato troverete me e Alessio Di Simone (autore del Mostro nell'armadio, Il mare chiuso, Primavere e Le luci alle finestre) a firmare dediche presso lo stand della VerbaVolant, presenteremo inoltre il nostro ultimo libro Le luci alle finestre in un laboratorio di collage all'interno dell'area BOOKSTOCK VILLAGE dedicata ai più piccoli.

30° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO dal 18 al 22 maggio 2017
Torino Lingotto Fiere

sabato 20.05.2017 ore 16:45 Laboratorio Immagine 2, Bookstock Village
LE LUCI ALLE FINESTRE con Alessio Di Simone e Alessandro Di Sorbo
Un incredibile viaggio all'incontrario che vi farà toccare i cinque continenti senza muovervi dal Salone del Libro.

mercoledì 3 maggio 2017

di come e cosa scrivere agli art director


Questo è un periodo della mia vita di grossi cambiamenti, sto diventando una di quelle figure che nelle biografie vengono descritte con frasi del tipo vive tra Roma e Milano. Mi sono sempre chiesto come facessero queste persone a vivere a cavallo di posti anche ben più distanti geograficamente come vive tra Milano e Los Angeles, o ben più distanti culturalmente, rasentando a volte anche un po' l'involontario effetto comico, qualcosa del tipo vive tra Piedimonte Matese (CE) e New York. Insomma questa cosa io l'ho sempre bollata un po' come una posa, ma devo dire che in questo periodo (per carità spero molto breve) mi sto ricredendo sul fatto che sia una cosa plausibile, anche se sarebbe più corretto dire che vivo tra Roma, Treni ad Alta Velocità e Milano.

Ad ogni modo sto cercando di approfittare di questo periodo di rinnovamento per cercare di concretizzare maggiormente il mio lavoro nell'illustrazione. Quindi, dopo aver lustrato sito e portofoli online ho iniziato a scrivere un po' di email provando a puntare di più sull'illustrazione editoriale di magazine e giornali. Dopo essermi documentato e aver fatto ricerche ho deciso di condividere qui quelle che mi sono sembrate le dritte più utili insieme a una summa delle mie conclusioni, nel caso doveste decidere di fare lo stesso e provare a scrivere qualche email di autopromozione anche voi.

Do per scontato che se avete deciso di scrivergli sappiate cosa sia un art director, figura chiave e di raccordo tra l'editore e l'illustratore.

Detto questo, entrando nel vivo della questione un consiglio su tutti: Siate professionali!

I professionisti fanno ricerche, non mollano subito perché i contatti non sono facilissimi da trovare. Se non riuscite a trovare le email degli art director vuol dire che non ci state provando davvero. Qualche imbeccata spassionata: guardate per chi lavora chi ammirate, spulciate i loro siti, leggete le interviste, i loro social. Guardate chi sono i loro clienti e che tipo di lavori richiedono. Può sempre essere un grande spunto. Sfogliate le riviste, i giornali, i libri, osservate lo stile di illustrazione scelta e leggete i colophon.

Siate professionali nel modo di porvi, amichevoli va bene ma siate cortesi, educati e maturi nel ruolo. Se scrivete "ciaone", usate le emoticon o slang tipo "lol", sicuramente potrebbero chiedersi se si trovano di fronte a dei professionisti o degli studentelli imberbi. Inoltre a nessuno piace lavorare con persone che hanno un brutto atteggiamento, c'è una miriade di altri artisti con cui è possibile collaborare, l'arroganza o la maleducazione non sono mai un buon biglietto da visita.

Evitate errori grammaticali o di battitura che denotano fretta o poco interesse e ricordatevi di essere cordiali e salutare. I convenevoli si notano soprattutto quando non ci sono.

Gli art director sono persone impegnate che dedicheranno pochi minuti a ciò che gli scrivete quindi cercate di focalizzare l'attenzione. A quanto loro stessi consigliano lo strumento preferito è una email breve ed efficace:

. oggetto, uno qualunque di questi può essere adatto:
[Nome] Illustrazioni
Nuove Illustrazioni di [Nome]
Concept Art di [Nome]
Illustrazioni editoriali di [Nome]
le cose in comune sono: il vostro nome (facile da cercare negli archivi email) e il tipo di lavoro che proponente (illustrazione editoriale, concept art). Evitate inutili appellativi o superlativi altisonanti e autocelebrativi del tipo "incredibili nuove splendide illustrazioni da", "illustratore pluripremiato vincitore di". Evitate anche generici "in cerca di lavoro" o "disponibile", è ovvio che se scrivete siete in cerca di lavoro, inoltre fa sembrare un tantino disperati.
. poche righe di presentazione su chi siete cosa fate etc.
. dite perché state scrivendo a loro e perché ritenete il vostro lavoro adatto (niente email anonime che sembrano inviate a pioggia nella speranza che qualcuno vi risponda e soprattutto evitate di spedire la stessa email in copia, anche se nascosta, a più indirizzi)
. inserite 2/3 immagini efficaci a bassa risoluzione magari nel corpo stesso dell'email,
. inserite semplicemente un link a un vostro sito/portfolio che si possa spulciare in tranquillità e che sia consultabile facilmente. Niente allegati pesanti o da scaricare entro data di scadenza (verranno probabilmente ignorati). Inoltre a meno che le vostre illustrazioni non li avranno folgorati, non avranno la pazienza di aspettare tempi biblici d'attesa per caricare immagini in altissima risoluzione o navigare tra mille link per vedere poche immagini. Insomma la parola chiave è fruibilità.
. ricordatevi di mettere ben in evidenza i vostri contatti email, numero di telefono etc.
. ringraziate e salutate.

Siete sempre autorizzati a riscrivere ogni volta che avete del materiale nuovo o che ritenete interessante, ovviamente nei limiti della correttezza e senza sforare nello stalking, diciamo a intervalli politicamente accettati di 2/3 mesi e inviando almeno 3/4 nuovi lavori.

Vi consiglio come è stato consigliato a me, di non guardare solo nei paraggi ma di allargare l'orizzonte, nell'era digitale è possibile collaborare con riviste dall'altro lato del pianeta distanti diversi fusorari, insomma pensate globalmente.

Chiudo segnalandovi, se per voi non è un problema l'inglese, uno dei siti più interessanti in cui sono incappato Dear AD un vero nugolo di consigli spassionati, un blog in cui un gruppo di art director anonimi rispondono a ogni domanda vorrete sottoporgli, pronti a raccontare/lamentarsi in maniera sincera senza badare al politically (in)correct e senza peli sulla lingua.