venerdì 29 aprile 2016

Avanti la prossima!

Come si dice? le copertine non vengono mai sole... continua la serie di illustrazioni a cui ho lavorato in questi mesi e che si sono accalcate per uscire tutte insieme.

Avanti il Prossimo, Storie di ordinaria prostituzione di Giovanna De Simone, in uscita agli inizi di maggio per la collana di narrativa I Melograni della biancaevolta edizioni.

La genesi della copertina di questo libro è stata piuttosto travagliata. Il libro stesso ha più volte cambiato titolo. Abbiamo fatto diversi tentativi e brainstorming ma alla fine il risultato ci ha ripagato. A mio giudizio abbiamo raggiunto una bellissima sintesi tra titolo e immagine di copertina, qualcosa del tipo senza il lavoro di copertina il libro non avrebbe mai avuto un titolo e viceversa.



Si tratta di un romanzo difficile che racconta in parallelo le vicende di alcune ragazze vittime della tratta e quelle dell'operatrice sociale che si occupa di loro. La contraddizione è il fulcro dell'intero lavoro, niente è come sembra. Il titolo stesso nella parola "prossimo" si riferisce sia al cliente e allo sfruttatore sia alla vittima che chiede aiuto, un vero "prossimo" in senso biblico. Un prossimo che svela la vena ironica che contraddistingue l'intero libro.

L'idea alla base della copertina era mettere la donna al centro di tutto, giocando sull'illusione di un'immagine ambigua che avesse più chiavi di lettura. Una linea in contrasto accenna la figura di fianchi femminili, la linea delle gambe e la forma del sesso sono disegnate da una fila di persone che si accalcano e sembrano aspettare il proprio turno o che qualcuno chiami: avanti il prossimo!

Chiudo con una chicca per gli appassionati di numerologia o per quelli che semplicemente vogliono tentare la fortuna giocando numeri al lotto. Chicca che fa intuire le mie origini campane e quante elucubrazioni ci siano a volte dietro un mio lavoro: la prima fila è composta da 6 uomini. 6 che nella tombola napoletana risponde al significato di chella che guarda 'nterra (il sesso femminile). La seconda fila da 4: il maiale. La terza fila da 3: la gatta. Il totale di uomini che compone l'intero disegno 21: la donna nuda.

mercoledì 27 aprile 2016

da illustre sconosciuto a illustre illustratore

questo genere di full immersion su di me hanno sempre l'effetto di una giornata passata in ottovolante: riescono a farmi schizzare dall'entusiasmo più ingenuo del un'altra vita per me è possibile e inderogabile, alla depressione più totale del non ce la farò mai a essere all'altezza delle mie aspettative.

ad ogni modo, anche se è poco, io ci sarò con tutto il mio entusiasmo.

Associazione Illustri - Illustrazione di Simone Massoni

ILLUSTRIDAY // Un'intera giornata dedicata all'illustrazione
Portfolio review con affermati illustratori, workshop di approfondimento, talk per conoscere il lavoro e la carriera di alcuni protagonisti della scena italiana e, come nella migliore delle nostre tradizioni, un brindisi finale per chiacchierare circondati da una selezione di opere che sono state esposte durante il Festival di Vicenza.

sul sito ufficiale dell'associazione trovate tutti i dettagli delle giornate.

domenica 10 aprile 2016

di Annual in Annual

Annual 2016, Autori di Immagini

e Annual dopo Annual siamo ancora qua.
il mio piano decennale di conquista dell'editoria sembra procedere.

qui la lista di tutti i selezionati per l'anno 2016.

lunedì 4 aprile 2016

ho degli scheletri nella copertina

Altro libro, altra corsa: seconda illustrazione di copertina per la collana di narrativa I Melograni della mia nuova casa (editrice) friuliana biancaevolta.

Una risata ci seppellirà di Vincenzo Costanza, in uscita a fine aprile, è un libro che si compone di 25 racconti. Ecco un estratto dalla sinossi di presentazione che mi ha inviato l'editrice: Il tema, che è il vero filo conduttore del libro, è quello della morte violenta, subita, procurata… comunque sia trattata in ogni sua sfaccettatura... L'autore tratta il tema con sarcasmo cercando di mettere a nudo la paura che la morte si porta dietro.
L'editrice c'ha poi tenuto a specificare di voler evitare in copertina la classica immagine della morte con abito nero e falce, così come lapidi e cimiteri: essendo il libro dissacrante e sarcastico avrebbe voluto qualcosa di meno scontato e macabro.

Io ho cercato di giocare sull'ironia. La copertina stessa si scoperchia come una scatola di sardine, rivelando dei "morti" impacchettati al suo interno.


È un'idea che trovavo efficace e fortemente sarcastica. Richiama la violenta serialità della morte e allo stesso tempo la sepoltura (che si lega al titolo). Inoltre mi piaceva la copertina che si apre come a svelare un'anticipazione dei contenuti del libro, e l'immagine delle "sardine" comunica l'idea di una sequela e/o di un insieme di personaggi.

All'inizio avevo pensato di sostituire l'immagine degli scheletri con quella meno macabra di uomini in completo, ma alla fine il libro è piuttosto cruento quindi mi sono convinto che gli scheletri fossero la scelta giusta.