La guerra di Giusto è il romanzo della rocambolesca vita di un uomo tra l’infuriare della grande guerra e la fine della belle époque. Di un uomo segnato dalla trincea e dalla fame, che parte dall’Istria e finisce, nomen omen, in una sua personale ribellione a fare il gangster nella scintillante Parigi degli anni ’20 e ’30.
Ho cercato di fondere le diverse suggestioni del libro:
. l’immagine del gangster, anche nella sua tragicomicità
. l’idea della Francia e di Parigi
. la baguette/il pane che suggerisce la fame e una battaglia fatta per sfamarsi
. e soprattutto l’idea di una guerra solitaria e personale
Insomma l’immagine di questo gangster che spara con una baguette era per me narrativa, suggestiva, ironica e amara al punto giusto.
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