La migliore storia dell’arte che ho letto e a buona ragione il compendio di storia dell’arte più famoso al mondo. Chiaro, ben inquadrato, scevro di inutili retoriche. Un lucido e appassionato cammino tra le arti visive. Se come me nutrite avversione per i panegirici di critici d’arte a volte un po’ troppo vanaglorosi, questa libro non potrà non appassionarvi.
La storia dell’arte, Ernst H. Gombrich, Phaidon
Un libro che parte dagli studi della scuola della Gestalt e getta un nuovo sguardo sull’arte attraverso la psicologia della percezione. Ricchissimo nei contenuti, strutturato come un trattato scientifico, analizza nel dettaglio e con esempi pratici le singole componenti del processo visivo, approfondendo i problemi che si sono presentati agli artisti e le molteplici soluzioni proposte dall’arte più remota a quella dei nostri giorni. Da rileggere, studiare e sviscerare per comprendere al meglio come funziona l’atto del vedere e il giudizio visivo. Un testo illuminante per chiunque lavori con le immagini.
Arte e percezione visiva, Rudolf Arnheim, Feltrinelli
Un manuale di disegno concepito come un corso per corrispondenza, basato sui dettami della rigida scuola vittoriana: duro lavoro, costante esercizio, serio impegno. Metodo metodo metodo, provare provare provaaa-aaare. Scritto da un pittore e critico d’arte, più che insegnare a disegnare, questo libro cerca di insegnare a guardare. Pare fosse il manuale di disegno preferito da Monet, c’è bisogno di aggiungere altro?
Gli elementi del disegno, John Ruskin, Adelphi
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