Arriva quel momento, ormai ho capito che per me è piuttosto fisiologico, in cui mi sembra di brancolare nel buio, di fare passi falsi o almeno incerti e di avanzare a tentoni. La strada che ho scelto mi porterà al risultato che volevo? E quello che volevo è davvero un risultato degno di questo nome? Allora devo impormi un cammino di fede, ad occhi chiusi, fede nelle mie intuizioni e nel mio istinto, cercando di ignorare i patemi che balenano davanti agli occhi come fastidiosi fosfeni, e di arrivare, senza perdermi troppo, a chiudere il libro.
mercoledì 26 ottobre 2016
tutte le luci sono spente. buio pesto.
Arriva quel momento, ormai ho capito che per me è piuttosto fisiologico, in cui mi sembra di brancolare nel buio, di fare passi falsi o almeno incerti e di avanzare a tentoni. La strada che ho scelto mi porterà al risultato che volevo? E quello che volevo è davvero un risultato degno di questo nome? Allora devo impormi un cammino di fede, ad occhi chiusi, fede nelle mie intuizioni e nel mio istinto, cercando di ignorare i patemi che balenano davanti agli occhi come fastidiosi fosfeni, e di arrivare, senza perdermi troppo, a chiudere il libro.
giovedì 20 ottobre 2016
Sparagli Giusto, sparagli ora
Nuova illustrazione di copertina: La guerra di Giusto, di Gabriella Chmet, libro in uscita a novembre per la collana I Melograni della biancaevolta edizioni.
La guerra di Giusto è il romanzo della rocambolesca vita di un uomo tra l’infuriare della grande guerra e la fine della belle époque. Di un uomo segnato dalla trincea e dalla fame, che parte dall’Istria e finisce, nomen omen, in una sua personale ribellione a fare il gangster nella scintillante Parigi degli anni ’20 e ’30.
Ho cercato di fondere le diverse suggestioni del libro:
. l’immagine del gangster, anche nella sua tragicomicità
. l’idea della Francia e di Parigi
. la baguette/il pane che suggerisce la fame e una battaglia fatta per sfamarsi
. e soprattutto l’idea di una guerra solitaria e personale
Insomma l’immagine di questo gangster che spara con una baguette era per me narrativa, suggestiva, ironica e amara al punto giusto.
La guerra di Giusto è il romanzo della rocambolesca vita di un uomo tra l’infuriare della grande guerra e la fine della belle époque. Di un uomo segnato dalla trincea e dalla fame, che parte dall’Istria e finisce, nomen omen, in una sua personale ribellione a fare il gangster nella scintillante Parigi degli anni ’20 e ’30.
Ho cercato di fondere le diverse suggestioni del libro:
. l’immagine del gangster, anche nella sua tragicomicità
. l’idea della Francia e di Parigi
. la baguette/il pane che suggerisce la fame e una battaglia fatta per sfamarsi
. e soprattutto l’idea di una guerra solitaria e personale
Insomma l’immagine di questo gangster che spara con una baguette era per me narrativa, suggestiva, ironica e amara al punto giusto.
mercoledì 12 ottobre 2016
in penombra
Gli occhi si stringono insieme ai tempi di consegna. Cerchiamo di non brancolare troppo nel buio e di non smarrire il lumino che ci indica la via. Alessio Di Simone sarà l'autore di questo nuovo libro. Adoro lavorare con lui: oltre che un caro amico è un autore brillante, a cui piace prendersi dei rischi e percorrere ogni volta strade nuove. Se riusciremo a non perdere l'orientamento, il libro vedrà la luce nel mese di novembre.
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